Copyrights

I contenuti presenti sul blog "Escapisti - Storie di Fuga" dei quali è autore il proprietario del blog non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o redistribuiti perché appartenenti all'autore stesso.
E’ vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma.
E’ vietata la pubblicazione e la redistribuzione dei contenuti non autorizzata espressamente dall’autore.
Copyright © 2016 - 2019 Escapisti - Storie di Fuga by Giovanni Portelli. All rights reserved

venerdì 28 dicembre 2018

The Key Escape "SAW"



Una volta arrivati nella via, troviamo facilmente il posto auto, grazie ai numerosi parcheggi a pagamento presenti su strada (strisce blu); giusto 4 passi per sgranchirsi un po' le gambe e davanti ai nostri occhi compaiono le vetrine del negozio che, se da un lato possono sembrare banali, dall'altro favolose vetrofanie rappresentano alcune scene e disegni tratti dalla saga cinematografica di "Saw", tema della stanza che ci apprestiamo ad affrontare.
Una volta varcata la soglia veniamo accolti dalla simpaticissima Elena che si appresta a farci compilare i moduli e spiegarci le regole "della casa"; terminata la prassi burocratica, ci introduce alla nostra esperienza, raccontandoci che saremo "ospiti" del noto Jigsaw, l'enigmista, dovremmo liberarci dalla sua trappola mortale prima dello scadere dei sessanta minuti affrontando diverse prove, solo quando avremmo raggiunto la consapevolezza ed il vero significato della vita allora potremmo uscire, altrimenti non saremo degni di sopravvivere. Veniamo bendati e accompagnati all'interno della stanza e qui ammanettati; soltanto quando la musica ha inizio siamo autorizzati a toglierci i cappucci e ad iniziare a trovare il modo per uscire da quell'incubo.
L'atmosfera è meravigliosamente terrificante, le scenografie sono studiate molto bene, ambienti ricreati in maniera eccelsa a tal punto da essere molto disturbanti anche in assenza di attori a comparsare durante il gioco che ben si sposano con i giochi di luce, gli effetti sonori e con le musiche d'ambiente che variano a seconda della stanza e del punto in cui ci si trova durante il gioco. Questo insieme di effetti speciali crea quella tensione necessaria a calarci all'interno di un film dove noi siamo gli attori, vittime di uno spietato carnefice.
Sopra le nostre teste, un monitor che scandisce lo scorrere del tempo e dove ogni tanto Jigsaw compare per fornirci istruzioni e massime utili a proseguire il nostro percorso di redenzione; diversamente, i quattro aiuti a nostra disposizione, vengono comunicati tramite la diffusione acustica in sala che essendo ben realizzata, sono sempre ben chiari e ben scanditi, oltre ad essere criptici al punto giusto per lasciare lo spazio al ragionamento.
Gli enigmi, di seconda generazione e composti da una buona dose d'elettronica, si risolvono in maniera lineare e sbloccano sezioni di gioco che svelano progressi nella trama o simpatici colpi di scena; sono sempre coerenti con l'ambientazione e in grado di creare situazioni di tensione tali da mettere alla prova i giocatori, non solo dal lato logico, ma anche psicologico costringendoli ad affrontare alcune tra le più classiche fobie per poter andare avanti. Per il resto, i giochi, sono sopratutto caratterizzati da una buona dose di pensiero laterale, indispensabile collaborazione di ogni membro della squadra, osservazione e capacità di ricerca; inoltre la loro presenza non è invasiva ma correttamente equilibrata per essere affrontata in gruppi di solo due persone o anche più numerosi.
Per colpa di una mia svista, non riusciamo ad uscire vivi dalla trappola dell'enigmista, ma è il bello di queste Escape Room (e se avrete modo di provarle capirete cosa intendo [NdR]).

Alcune Considerazioni

Devo ammettere che l'idea che mi sono fatto riguardo questa stanza ancora prima di giocarla non era delle migliori, proprio perché il tema di SAW nel mondo delle escape room viene eccessivamente utilizzato; la maggior parte dei gestori partono con quest'ambientazione dato che "basta ricoprire un bagno di sangue finto, qualche metallo arrugginito, lucchetti ed enigmi qua e là" ed il gioco è fatto; fortunatamente non è il caso di questo capolavoro dell'orrore! Il lavoro fatto dai gestori di "The Key Escape" è davvero eccelso, talmente tanto ben realizzato che ci si sente davvero all'interno di un film horror e anche se non sono presenti attori, ci si spaventa davvero tanto. Anche questa volta l'Escape Room di stampo russo non deludono le nostre aspettative e ci sorprendono a tal punto da classificarla come la "SAW Experience" meglio realizzata che abbiamo provato ad oggi.
Un ottimo lavoro lo fa anche il master che contribuisce a seguire il gruppo di gioco dall'inizio alla fine con minuziosa cura, gli aiuti sono quattro, ma come al solito e se gradito, cercano di rimettere il gruppo sulla retta via quando brancola nel buio. 
Personalmente non la consigliamo a persone troppo impressionabili, minori di almeno 14 anni e chi è alla prima esperienza, potrebbero trovarla troppo disturbante e non gioverebbe alla loro esperienza. Ma vivamente consigliata a chi vuole provare un gioco intenso, davvero ben realizzato e ricco di colpi di scena. Probabilmente è adatta anche a persone con limitate capacità motorie in quanto tutto a portata di mano e ben disposto.
Il costo, visto l'esperienza e i materiali con cui è realizzata, è perfettamente calzante e onesto.

Per concludere qualche info tecnica sulla stanza

Nome: SAW
Capienza: da 2 a 7 giocatori
Età: da 14 anni in su.
Telefono: +39 3480533564
Trama: L’errore più grave della società di oggi è lo spreco del tempo, ma non oggi e non adesso. Siete finiti nella trappola di una persona che conosce il vero valore della vita, a differenza vostra. Siete pronti a sacrificare voi stessi per il bene degli altri? Avete esattamente un’ora per sopravvivere.

Se volete contattarmi potete scrivermi a escapistitaliani@gmail.com sono ben accette proposte e quesiti.

Stay Escape!

Sethi.


Nessun commento:

Posta un commento