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lunedì 31 luglio 2017

Claustrophobia Berlin "VAULT 13"




Varcata la soglia d'ingresso, veniamo accolti da un'ambiente elegante e formale, il bianco regna sovrano che, come sottolineato già in precedenza, è il colore societario di questo franchising; una distinta reception ed il personale molto accogliente ci mette a nostro agio, alle pareti sono affissi quadri raffiguranti alcune Escape Room facenti parte del circuito Claustrophobia, veniamo condotti all'interno di un salottino d'attesa, qualche simpatico gioco di logica, libri, riviste, dépliant, una caraffa d'acqua ristoratrice e comodi divanetti sono a disposizione dei clienti. Solo qualche minuto d'attesa per prepararci la sala e veniamo introdotti alla nostra prima quest e alla loro Escape Room d'esordio, infatti è quella di prima realizzazione: "L'evoluzione ha reso invivibile la superficie terrestre, per questo il genere umano si è rifugiato in bunker sotterranei, controllati da intelligenze artificiali, nell'attesa di una naturale rigenerazione dell'ambiente esterno e nell'attesa hanno svolto ricerche mirate a debellare alcuni virus e agenti inquinanti che ne hanno causato l'inabitabilità. Finalmente il momento è arrivato, pare che l'aria sia tornata respirabile e le temperature si siano regolarizzate, è giunto l'ora di abbandonare "Vault 13" e tornare a ripopolare la terra! Ma qualcosa non va, l'intelligenza artificiale che controlla il bunker è convinta che la superficie terrestre sia ancora in stato di degrado e non vuole lasciarci uscire! La nostra missione è hackerare il computer centrale per sovraccaricarlo e riuscire a sbloccare i sistemi di sicurezza in modo tale da fuggire da quel rifugio evitando che diventi la nostra tomba!". Prima di entrare ci vengono inoltre elencate le regole del gioco con una particolare eccezione, in questa Room ci sono alcuni momenti in cui può essere utilizzata la forza. Spinti da un'estrema curiosità non vediamo l'ora di immergerci nell'avventura e una volta chiusa la porta alle nostre spalle ci troviamo all'interno di un vero bunker post-atomico, tutto è particolarmente in stile industrial, reminiscenze del passato si fondono con tecnologie futuristiche, metallo e ruggine, il tutto avvolto da un velo di profonda malinconia e voglia di fuggire da quella realtà artificiale che l'uomo ha creato dopo aver distrutto un intero pianeta; sapiente l'uso dell'illuminazione che insieme agli arredi e a suoni d'ambiente, ricrea perfettamente l'atmosfera malsana di un luogo che è rimasto chiuso per molti anni e che col tempo, seppur vissuto, si è logorato. Ci muoviamo tra diverse stanze che pian piano diventano familiari ma che nascondono un'incredibile quantità di segreti, tra cui alcune originali azioni che si devono intraprendere per portare avanti l'avventura e anche se lineare, per alcuni potrà risultare un gioco un po' frenetico e caotico. Più che risolvere enigmi contorti ed equazioni matematiche, abbiamo avuto a che fare con un elevato uso della manualità, non a caso siamo stati avvisati al nostro ingresso che in alcune situazioni viene esplicitamente richiesto di usare la forza, è presente una notevole dose di ricerca e spesso è importante capire il funzionamento di strane strumentazioni futuristiche, inoltre un pizzico di colpo d'occhio chiude la lista di ingredienti che compone questa Room.
Come in qualsiasi Escape Room, anche in "Vault 13" non siamo da soli, il nostro game master ci controlla diligentemente ed è pronto a fornirci a voce qualsiasi aiuto gli viene richiesto, mentre lo scorrere del tempo è scandito da un simpatico orologio a valvole Nixie, posizionato a fianco della porta d'ingresso al bunker. Ovviamente non mancano interruttori d'emergenza nel malaugurato caso succedesse qualcosa.
Non nascondo che, vista la particolarità di questa Escape Room, uscirne non è stato affatto semplice, ma riusciamo a tornare sulla superficie terrestre dopo 59:49 minuti di sano divertimento.

Alcune Considerazioni

Come tutte le Room di Claustrophobia provate fino ad ora, una volta dentro ci sentiamo subito immersi in un'altra dimensione e in un'altra vita, dove viviamo un'avventura tutta nostra, questo è grazie all'accurata ricercatezza di tutto quello che ci circonda, addirittura un orologio a valvole catodiche Nixie per scandire il tempo e non uscire fuori tema. "Vault 13" ci fa vivere le emozioni di un mondo del futuro post-apocalittico dalle sfumature simili al celebre videogame "Fallout". Quello che più ci ha colpito non è la complessità degli enigmi, che magari potranno risultare anche banali, ma la loro originalità e il fatto che alcuni necessitano di azioni totalmente difformi dalle solite raccomandazioni che vengono fatte all'inizio di qualsiasi altra Escape Room; proprio per questo motivo il costo della Room è pienamente giustificato.
Un'altra grossa nota positiva è che seppure i più piccoli e le persone disabili necessitino di un accompagnatore, "Vault 13" è accessibile a tutti, grandi e piccini e persone con disabilità.
Concludo con il consigliarla a chi ormai ne ha viste tante e a coloro che prediligono un'ambientazione ben curata piuttosto che enigmi di spessore fatti di calcoli matematici o classici giochi di logica, forse non è propriamente adatta ai novellini, ma chi ha ben chiaro le regole di un'Escape Room sicuramente saprà apprezzare.

Per concludere qualche info tecnica sulla stanza

Nome: Vault 13
Capienza: da 2 a 4 giocatori.
Etàda 8 anni in su, fino a 14 anni accompagnati dai genitori.
Telefono+49 30 55521400
Trama: Fortunati superstiti di una guerra nucleare in un rifugio sotterraneo, Vault 13, siete gli ultimi del genere umano che sognano di rivedere ancora una volta la luce del sole.

Se volete contattarmi potete scrivermi a escapistitaliani@gmail.com sono ben accette proposte e quesiti.

Stay Escape!

Sethi.


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