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domenica 25 novembre 2018

Lost Space "ALLA RICERCA DI VENERE"




Sulla strada l'ingresso si presenta molto semplice che con una singola vetrina mostra, senza alcuna timidezza, il contenuto del locale che forse osa un po' troppo facendolo apparire come se fosse di genere horror quando invece i giochi sono adatti a un pubblico di grandi e piccini.
Entrando ritroviamo i classici colori di un'escape room, ovvero pitture con prevalenza di tinte rosse e nere così come si presenta anche il logo societario; una stanza dalle giuste dimensioni accoglie gli ospiti e con piccoli giochi d'ingegno, permette di intrattenerli in attesa di essere rinchiusi all'interno dell'ambientazione scelta. Sul fondo della sala una spaziosa reception dove ad accoglierci si affaccia Vicky, che con la sua semplice solarità ci ha messo subito a nostro agio. Arrivato il nostro turno ci sono state spiegate le regole "della casa", che includevano un simpatico metodo per poter richiedere l'aiuto, siamo stati condotti all'ingresso della stanza e prima di accedervi ci viene raccontato che siamo stati convocati nel tempio di Venere alla ricerca del vero significato dell'Amore, ma non sarà semplice perché dovremo affrontare diverse prove e solo quando ne troveremo il vero significato, guadagneremo la chiave per poter uscire dal tempio della dea.
La prima impressione una volta dentro la stanza è che ci si trova effettivamente davanti a qualcosa di originale, una stanza che apparentemente può risultare spoglia e dall'arredamento essenziale, ma che cela al suo interno diversi segreti. Il timer posto sopra l'ingresso scandisce lo scorrere dei nostri sessanta minuti e l'ambientazione, più che ricordare un'antico tempio romano, ricorda un edificio in stile arte nouveau, ma comunque è gradevole ai nostri occhi e genera un pericoloso senso di tranquillità. Nota dolente è la completa assenza di musica d'ambiente o sottofondo musicale, che rende l'atmosfera un po' vuota e consente, a qualsiasi rumore proveniente dalle stanze adiacenti o dalla reception, che venga percepito all'interno del gioco.
Gli enigmi sono molto diversi tra loro così da non essere mai banali e troppo scontati, composti sopratutto da giochetti di logica, logica visiva ed elementi di ricerca. L'interazione tra serrature, lucchetti ed elettronica la colloca già un una stanza di seconda generazione in grado di stupire con moderazione tutti i giocatori con quel "non so che" di magico. Lo svolgimento è decisamente lineare e sono gli stessi enigmi a costruire il binario della monorotaia che ci porterà fino alla fine dell'avventura.
Si ha a disposizione un solo aiuto e che può essere richiesto dal giocatore solo dopo aver trovato due freccette, col logo di "Lost Space", nascoste all'interno della stanza, se si vuole una mano bisogna quindi aguzzare per bene la vista!
Concludiamo la stanza, soddisfatti (qualche enigma l'abbiamo bypassato sapientemente perché siamo troppo avanti N.d.R.) e divertiti dopo 53 minuti.

Alcune Considerazioni

Stanza adatta a tutti, ma proprio tutti! Un tema "easy" e non impegnativo ma concentrato sopratutto sulla risoluzione degli enigmi che sulla storia; enigmi che invece sono molto interessanti e mai banali anche se a volte poco quadrano con l'ambientazione.
A mio parere è una stanza da giocare in non più di quattro persone, indicata sopratutto per addii al nubilato o coppie di innamorati (una bella idea potrebbe essere quella di organizzarsi col gestore per un'originale proposta di matrimonio o qualche sorpresa ai futuri sposi alla fine del percorso).
Una nota particolare riguarda gli aiuti: è vero, un solo aiuto è troppo poco, però è stato fatto per spingere il giocatore a lavorare con i muscoli celebrali, vuoi l'aiuto, guadagnatelo, comunque come suggerisco sempre, prima di entrare all'interno della stanza è bene parlare col gestore, fargli capire quali sono le vostre esigenze (così come c'è gente che vuole essere aiutata, esistono altre persone che non vogliono usufruire degli aiuti, oppure persone a cui non piace essere bendati o incappucciati o ancora incatenati), i gestori sono sempre ben disponibili a collaborare per rendere la vostra esperienza di gioco il più piacevole possibile e nel caso di "Lost Space" darvi qualche aiutino in più per rimettervi sulla retta via in caso di necessità.
Nel complesso una stanza interessante, piacevole, che sicuramente può essere migliorata (i gestori hanno colto qualche nostro suggerimento e penso che a breve li applicheranno), ma sopratutto coraggiosa visto il background di livello franchising sulle quale si affacciano tutte le altre Escape Room di Firenze e che "Lost Space" invece ha scelto di non adottare.
Il costo è in linea con il gioco e l'ambientazione fornita.

Per concludere qualche info tecnica sulla stanza

Nome: Alla Ricerca di Venere
Capienza: da 2 a 8 giocatori
Età: Per tutti, i minori di 10 anni accompagnati.
Telefono: +39 0550944160
Trama: Avete fatto un sogno: la dea dell’amore Venere vi ha comunicato che è adirata col genere umano perché ha perso il senso e lo spirito dell’amore. Per rimediare all'errore dell'umanità, siete convocati dalla dea ad avventurarvi nel suo tempo in Grecia: qui, dovrete affrontare le prove per scoprire la vera essenza dell’amore e calmare le ire di Venere.

Se volete contattarmi potete scrivermi a escapistitaliani@gmail.com sono ben accette proposte e quesiti.

Stay Escape!

Sethi.

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