Decidiamo di provare questa Room attirati dalla trama alquanto particolare e mai vista fin'ora. Ahimè il risultato è stato abbastanza deludente, peccato perché di per se l'idea è davvero originale.
Arrivati sul posto suoniamo diverse volte il citofono ma nessuno risponde, poco male, il cancello è aperto e ci addentriamo nel cortile. L'unico accesso aperto è una scala che conduce nei sotterranei, molto poco illuminata e con il primo gradino più alto rispetto agli altri, a metà discesa si accende finalmente una luce rivelando una porta metallica alla fine della scala. Varchiamo la soglia e quello che ci si propone davanti agli occhi è uno scantinato che sembrava abbandonato, sporco e malsano, dall'interno provenivano diverse voci ridere e urlare copiosamente, mentre un forte odore di fumo ristagnava all'interno. Salutiamo a voce alta nella speranza che qualcuno ci senta e ci venga a prendere, visto che nessuno ancora si è presentato e non sapevamo dove dirigerci, ma non essendo ancora presi in considerazione, proseguiamo a tentativi aprendo finalmente la porta giusta e dopo un corridoio, ci ritroviamo immersi in una nuvola di fumo da sigarette, in un capiente locale con annesso salottino d'attesa e reception. L'ambiente del locale rispecchia quello che avevamo già visto percorrendo l'ingresso, le voci e la cappa di fumo di sigaretta (talmente forte da impregnarci i vestiti) erano create da un gruppo di ragazzi che stazionavano nel salottino che ci hanno dato l'impressione di essere amici della game master e non giocatori paganti. Quando la "Game Master" si accorge, stupita, della nostra presenza, ci chiede se siamo lì per giocare con la "Strega" e ci dice di posare i nostri cappotti e le borse nel salotto, completamente incustoditi, mentre altra gente ci stazionava vicino; e dopo averglielo fatto notare, ci dice che si occuperà lei di tenerli d'occhio mentre noi giochiamo.
Una volta all'interno della stanza la master ci spiega che ci troviamo nel rifugio di una strega e tramite l'aiuto del diavolo, dobbiamo realizzare un'incantesimo d'amore per poter fuggire dalla stanza; mentre prova a raccontare la trama, ci confessa che non parla granché di lingua inglese e successivamente si accorge di non aver resettato tutto all'interno della stanza, intervenendo immediatamente, tuttavia non facendoci uscire, svela la risoluzione di alcuni enigmi. Sistemato "l'inconveniente", chiude la stanza e ci dà il via, nessuna musica di sottofondo nei primi quindici minuti, quasi sicuramente si è dimenticata di azionarla visto che è magicamente partita dopo il suo intervento riguardo un indizio. Dopo pochi minuti di gioco, la G.M. irrompe nuovamente nella stanza con lo scopo di bloccare ciò che stavamo facendo, perché si è dimenticata di chiudere un armadietto nel quale noi avevamo trovato la chiave d'uscita ancora prima di risolvere il primo enigma. Risistemata la chiave, ci spiega come finirà il gioco (forse per giustificare dove abbiamo trovato la chiave?), richiude la porta e ci fa proseguire nel gioco. Finalmente pare che potremo continuare senza ulteriori intoppi.
Per quanto riguarda l'ambientazione è anche fin troppo realistica, polvere, sporco e decadenza sono veri e non scenografici, l'arredo è composto da elementi anche fin troppo economici e da materiali di scarto che non sono stati neanche riadattati ad un uso per il pubblico.
Gli enigmi hanno uno svolgimento semilineare e seppur intelligenti e ben studiati, risultano lasciati al caso; insistente è la presenza di lucchetti, di diverso tipo e troppo moderni, sparsi per la stanza senza alcuna correlazione logica con la storia.
Il tempo era scandito da una clessidra, mentre gli aiuti dovevano pervenirci tramite lo speaker nella sala, ma visto che la G.M. non era in grado di aiutarci in inglese, è dovuta irrompere numerose altre volte all'interno della stanza (mentre i nostri beni rimanevano incustoditi nel salone). Quella volta che non è entrata, non si è accorta che ci mancava un passo per poter risolvere l'enigma di cui lei stava cercando insistentemente di darci l'indizio, se ne è resa conto accedendo all'area di gioco per l'ennesima volta.
Verso la fine ci siamo trovati il gioco settato in ceco e non in inglese, questo ci ha notevolmente rallentato, anche perché prima di capirlo ci abbiamo messo un po', visto che non era immediato.
Tutto sommato il finale è stato davvero inaspettato, d'effetto ed in linea con l'avventura, un vero e proprio tocco di magia in un'Escape Room dove ancora niente di magico era accaduto se non le apparizioni della "Game Master".
Riusciamo ad uscirne vincitori dopo 59:26 minuti, ma decisamente demoralizzati per come si è sviluppata.
Arrivati sul posto suoniamo diverse volte il citofono ma nessuno risponde, poco male, il cancello è aperto e ci addentriamo nel cortile. L'unico accesso aperto è una scala che conduce nei sotterranei, molto poco illuminata e con il primo gradino più alto rispetto agli altri, a metà discesa si accende finalmente una luce rivelando una porta metallica alla fine della scala. Varchiamo la soglia e quello che ci si propone davanti agli occhi è uno scantinato che sembrava abbandonato, sporco e malsano, dall'interno provenivano diverse voci ridere e urlare copiosamente, mentre un forte odore di fumo ristagnava all'interno. Salutiamo a voce alta nella speranza che qualcuno ci senta e ci venga a prendere, visto che nessuno ancora si è presentato e non sapevamo dove dirigerci, ma non essendo ancora presi in considerazione, proseguiamo a tentativi aprendo finalmente la porta giusta e dopo un corridoio, ci ritroviamo immersi in una nuvola di fumo da sigarette, in un capiente locale con annesso salottino d'attesa e reception. L'ambiente del locale rispecchia quello che avevamo già visto percorrendo l'ingresso, le voci e la cappa di fumo di sigaretta (talmente forte da impregnarci i vestiti) erano create da un gruppo di ragazzi che stazionavano nel salottino che ci hanno dato l'impressione di essere amici della game master e non giocatori paganti. Quando la "Game Master" si accorge, stupita, della nostra presenza, ci chiede se siamo lì per giocare con la "Strega" e ci dice di posare i nostri cappotti e le borse nel salotto, completamente incustoditi, mentre altra gente ci stazionava vicino; e dopo averglielo fatto notare, ci dice che si occuperà lei di tenerli d'occhio mentre noi giochiamo.
Una volta all'interno della stanza la master ci spiega che ci troviamo nel rifugio di una strega e tramite l'aiuto del diavolo, dobbiamo realizzare un'incantesimo d'amore per poter fuggire dalla stanza; mentre prova a raccontare la trama, ci confessa che non parla granché di lingua inglese e successivamente si accorge di non aver resettato tutto all'interno della stanza, intervenendo immediatamente, tuttavia non facendoci uscire, svela la risoluzione di alcuni enigmi. Sistemato "l'inconveniente", chiude la stanza e ci dà il via, nessuna musica di sottofondo nei primi quindici minuti, quasi sicuramente si è dimenticata di azionarla visto che è magicamente partita dopo il suo intervento riguardo un indizio. Dopo pochi minuti di gioco, la G.M. irrompe nuovamente nella stanza con lo scopo di bloccare ciò che stavamo facendo, perché si è dimenticata di chiudere un armadietto nel quale noi avevamo trovato la chiave d'uscita ancora prima di risolvere il primo enigma. Risistemata la chiave, ci spiega come finirà il gioco (forse per giustificare dove abbiamo trovato la chiave?), richiude la porta e ci fa proseguire nel gioco. Finalmente pare che potremo continuare senza ulteriori intoppi.
Per quanto riguarda l'ambientazione è anche fin troppo realistica, polvere, sporco e decadenza sono veri e non scenografici, l'arredo è composto da elementi anche fin troppo economici e da materiali di scarto che non sono stati neanche riadattati ad un uso per il pubblico.
Gli enigmi hanno uno svolgimento semilineare e seppur intelligenti e ben studiati, risultano lasciati al caso; insistente è la presenza di lucchetti, di diverso tipo e troppo moderni, sparsi per la stanza senza alcuna correlazione logica con la storia.
Il tempo era scandito da una clessidra, mentre gli aiuti dovevano pervenirci tramite lo speaker nella sala, ma visto che la G.M. non era in grado di aiutarci in inglese, è dovuta irrompere numerose altre volte all'interno della stanza (mentre i nostri beni rimanevano incustoditi nel salone). Quella volta che non è entrata, non si è accorta che ci mancava un passo per poter risolvere l'enigma di cui lei stava cercando insistentemente di darci l'indizio, se ne è resa conto accedendo all'area di gioco per l'ennesima volta.
Verso la fine ci siamo trovati il gioco settato in ceco e non in inglese, questo ci ha notevolmente rallentato, anche perché prima di capirlo ci abbiamo messo un po', visto che non era immediato.
Tutto sommato il finale è stato davvero inaspettato, d'effetto ed in linea con l'avventura, un vero e proprio tocco di magia in un'Escape Room dove ancora niente di magico era accaduto se non le apparizioni della "Game Master".
Riusciamo ad uscirne vincitori dopo 59:26 minuti, ma decisamente demoralizzati per come si è sviluppata.
Alcune Considerazioni
Mi spiace per "Escape Praha" dover fare una recensione del genere, ma a parte alcune idee geniali, sopratutto nel finale, tutto il resto è stato un disastro; a partire dallo stato dei locali che sembrano abbandonati a se stessi giusto perché l'ambientazione lo giustifica, anche solo la scala d'accesso non è sicura: è buia e non è segnalato il primo gradino più alto, gradino che mi è costato un paio di pantaloni visto che mi ha fatto inciampare e cadere a terra. Non giustifico inoltre l'incapacità dello staff che oltre a permettere di fumare in un luogo pubblico chiuso, lavora con estrema disattenzione rovinando il gioco a chi si è presentato lì pagando per divertirsi. Sarei curioso di sapere se il proprietario è a conoscenza di come i suoi dipendenti gestiscono, in sua assenza, il locale.
Non adatto a tutti, lo consiglierei a persone con una certa maturità, sopratutto per il finale dove bisogna prestare particolare attenzione, finale che è ciò che fa tirare su il livello di creatività della stanza e forse unica motivazione che può spingervi a giocare a "Witch".
Qualora doveste visitare Praga, ci sentiamo in dovere di mettervi a conoscenza che ci sono Escape Room con giochi sicuramente meglio realizzati e decisamente più curati e soddisfacenti.
Non adatto a tutti, lo consiglierei a persone con una certa maturità, sopratutto per il finale dove bisogna prestare particolare attenzione, finale che è ciò che fa tirare su il livello di creatività della stanza e forse unica motivazione che può spingervi a giocare a "Witch".
Qualora doveste visitare Praga, ci sentiamo in dovere di mettervi a conoscenza che ci sono Escape Room con giochi sicuramente meglio realizzati e decisamente più curati e soddisfacenti.
Per concludere qualche info tecnica sulla stanza
Nome: Witch
Capienza: da 1 a 4 giocatori.
Età: da 16 anni in su.
Prezzo: 1500 CZK a gruppo.
Sito: http://www.escapepraha.cz/en/
Email: info@escapepraha.cz
Telefono: +420 736 221 822
Trama: Vai da una vecchia signora che è un oracolo, una cartomante, un prestigiatore, una strega e un'amante di pozioni. Una stanza piena di incantesimi, rituali ed esperimenti può inghiottirti, portarti in un'altra dimensione o causare pazzia, ma qui potresti anche imparare come mescolare una pozione d'amore, scoprire cose da favola o imparare a sfuggire a un destino orribile.
Se volete contattarmi potete scrivermi a escapistitaliani@gmail.com sono ben accette proposte e quesiti.
Stay Escape!
Sethi.
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